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Scienza dell'alimentazione

Dieta vegana e rischi cardiometabolici


La dieta è un argomento molto discusso oggigiorno, con una variabilità notevole tra le diverse tipologie che oramai non sono più solo basate su quantità e qualità degli alimenti. In questo scenario, da diversi anni hanno preso piede le diete vegetariane e vegane, ma che differenza c’è, a livello cardiometabolico, tra una dieta onnivora e una completamente a base vegetale? Uno studio ha analizzato 22 coppie di gemelli omozigoti che si sono nutriti per 8 settimane a base di una dieta onnivora (salutare) o vegana (salutare), un campione di popolazione ridotto ma che è riuscito a escludere variabilità genetiche e molte di quelle ambientali. I risultati hanno evidenziato un notevole effetto protettivo e benefico della dieta vegana rispetto a quella onnivora per quanto riguarda i fattori di rischio cardiometabolici, in particolare è stata evidenziata una riduzione significativa di LDL, insulina a digiuno e peso corporeo. Nonostante il risultato, i ricercatori stessi affermano che uno dei fattori limitanti di questo studio sia la popolazione che di base era sana, ritenendo un ancor maggiore effetto protettivo cardiometabolico in categorie di pazienti già compromesse (i.e. obesi, dislipidemici, ipertesi), ma sono necessari maggiori approfondimenti a riguardo.








Landry MJ et al. Cardiometabolic Effects of Omnivorous vs Vegan Diets in Identical Twins. JAMA Netw Open. 2023;6(11):e2344457.