NEWS

Geriatria

Qualunque frattura è in grado di ridurre la densità ossea ovunque


La rottura di un osso causa perdita di densità ossea in tutto lo scheletro, non solo nell’area circostante il sito di frattura. È quanto emerso da uno studio recentemente pubblicato, che potrebbe gettare le basi per un nuovo modo di approcciare la terapia per l’osteoporosi, puntando maggiormente sulla preservazione a lungo termine della salute scheletrica, riducendo la suscettibilità a fratture multiple e, in ultima analisi, alla comparsa di questo disturbo.
La ricerca, pubblicata su Osteoporosis International, ha coinvolto circa 4.000 partecipanti allo Study of Osteoporotic Fractures, uno studio osservazionale condotto su donne anziane la cui salute ossea è stata seguita per 20 anni. I risultati hanno evidenziato come la densità minerale ossea a livello dell’anca sia diminuita nel corso del tempo per tutte le donne ma era maggiore nelle pazienti che avevano sperimentato una frattura, anche se lontano dall’anca. La perdita di densità era maggiore nei primi due anni dopo la frattura. Gli autori sperano di caratterizzare in maniera più dettagliata i fattori infiammatori post-frattura che possono aver contribuito alla perdita minerale a seguito dell’evento: è infatti possibile che siano proprio questi fattori a innescare il processo di perdita di massa ossea e, trovando il modo di interrompere la cascata, sarebbe possibile interferire con tutto il processo.





B. A. Christiansen, S. L. Harrison, H. A. Fink, N. E. Lane. Incident fracture is associated with a period of accelerated loss of hip BMD: the Study of Osteoporotic Fractures. Osteoporosis International, 2018; 29 (10): 2201 DOI: 10.1007/s00198-018-4606-6