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Scienza dell'alimentazione

Meno tempo per i pasti, meno sindrome metabolica


In pazienti affetti da sindrome metabolica gli interventi sullo stile di vita, come l'adozione di una dieta sana e l'aumento dell'esercizio fisico, sono difficili da mantenere e, anche se associati a interventi di tipo farmacologico, sono spesso insufficienti per gestire adeguatamente la malattia e prevenirne le insidiose complicanze.


I ricercatori del Salk Institute e della UC San Diego School of Medicine hanno scoperto che un intervento alimentare limitato nel tempo (10 ore) e associati ai farmaci tradizionali può indurre perdita di peso, riduzione del grasso addominale, abbassamento della pressione sanguigna, della colesterolemia e della glicemia in modo più stabile che con gli interventi tradizionali. Una alimentazione concentrata in una finestra costante di 10 ore supporta i ritmi circadiani di un individuo e può massimizzare i benefici per la salute. Questo studio pilota ha coinvolto 19 partecipanti (13 uomini e 6 donne) con diagnosi di sindrome metabolica; l'84% di essi stava assumendo almeno un farmaco come una statina o era in terapia antiipertensiva. I partecipanti allo studio hanno dovuto inizialmente registrare quando e cosa mangiavano durante un periodo di riferimento di 2 settimane; a queste hanno fatto seguito tre mesi di alimentazione limitata in 10 ore. Per ridurre l'assunzione di cibo a questa finestra temporale, la maggior parte dei partecipanti ha ritardato il primo pasto e ha anticipato l'ultimo pasto, senza saltarne nessuno. Sebbene non fosse raccomandato di ridurre le calorie, alcuni partecipanti hanno riferito di aver mangiato meno, probabilmente a causa della finestra alimentare più breve. Complessivamente, i partecipanti hanno sperimentato un miglioramento del sonno e una riduzione del 3-4% del peso corporeo, dell'indice di massa corporea, del grasso addominale e della circonferenza vita. I principali fattori di rischio per malattie cardiache sono diminuiti.


I ricercatori stanno attualmente conducendo una sperimentazione clinica per esaminare i benefici dell’alimentazione a tempo limitato in un gruppo di oltre 100 soggetti con sindrome metabolica. Lo studio include ulteriori misure che aiuteranno i ricercatori a studiare i cambiamenti nella composizione corporea e nella funzione muscolare.


Secondo le evidenze emerse da questo studio pilota, potrebbero aprirsi le porte a a una nuova opzione di trattamento per i pazienti con sindrome metabolica.





Wilkinson MJ, et al. Ten-hour time-restricted eating reduces weight, blood pressure, and atherogenic lipids in patients with metabolic syndrome. Cell Metabolism 2019. doi.org/10.1016/j.cmet.2019.11.004.