On Medicine

Anno XIV, Numero 2 - giugno 2020

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FOCUS

ESERCIZIO A RESISTENZA ELASTICA E FUNZIONE MOTORIA

L’esercizio a resistenza elastica è un metodo riabilitativo e di training di provata efficacia che prevede il potenziamento delle capacità muscolari dell’individuo. Presentiamo un ciclo di contributi proposti da fisioterapisti che illustrano le premesse teoriche di questa pratica e alcuni ambiti di applicazione.

Parte 2. Pilates Matwork e resistenza elastica

C. Tempino

Il Pilates Matwork (PM) è un metodo costituito da un programma di esercizi a corpo libero (matwork) che hanno lo scopo di aumentare forza, elasticità e resistenza, lavorando sul controllo globale del corpo e sulla precisione del gesto motorio. La versatilità del metodo lo rende di facile applicazione in ambito sia sportivo sia terapeutico. Il metodo si avvale anche dell’ausilio di piccoli attrezzi come le palle di varie dimensioni, il magic circle, il foam roller, lo stability disc, le bande elastiche.


PRINCIPI BASE DEL METODO PILATES


I sei principi del Pilates costituiscono le fondamenta sulle quali si basa il metodo. Tali principi sono utili a stabilire e a migliorare la qualità degli esercizi e permettono il controllo ed il mantenimento costante di un buon allineamento posturale.

1. Ricerca del baricentro

Nel Pilates il baricentro comprende la zona lombare posteriormente, la zona addomino-pelvica anteriormente. Una buona stabilizzazione di questa zona mira al raggiungimento di una corretta postura, migliora l’equilibrio statico e dinamico, riduce il carico sul tratto lombare. Il baricentro è il fondamento di tutti i movimenti: senza un baricentro forte e stabile non si possono muovere correttamente braccia e gambe.
I muscoli che svolgono il ruolo di stabilizzatori sono suddivisi in due categorie: gli stabilizzatori profondi, brevi e resistenti, che attraversano una singola articolazione o pochi segmenti spinali e sono responsabili della stabilità della “zona neutra” (detta anche “posizione neutra del bacino”) che riduce o previene la comparsa di dolori lombari; e gli stabilizzatori superficiali, più grandi e potenti, che attraversano due o più articolazioni e sono responsabili dei principali movimenti del corpo. Gli esercizi a resistenza elastica hanno una duplice azione, quella di potenziare il lavoro degli stabilizzatori contrastandolo o agevolandolo.

2. Controllo

Gli esercizi richiedono un controllo completo del corpo e della mente; si tratta di una complessa interazione tra il cervello, i muscoli e i sistemi di comando del sistema nervoso. Questa interazione prende il nome di “controllo motorio”, nel quale giocano un ruolo fondamentale gli stabilizzatori profondi e superficiali. Se il centro del corpo (core) è forte e stabile, è possibile muovere gli arti con un maggior controllo.

3. Precisione

Un buon controllo motorio comporta tanta pratica per essere sviluppato con precisione. Per questo, ogni esercizio può essere suddiviso in più livelli prima di arrivare all’esecuzione finale. Nel Pilates, ogni movimento va attentamente calcolato e pianificato, prevenendo in questo modo il rischio di infortuni.

4. Concentrazione

In ogni esercizio nessuna parte del corpo viene trascurata; l’attenzione è posta non solo al movimento, ma anche alla posizione del corpo nello spazio. Attraverso un lavoro consapevole, il corpo è in grado di discriminare ciò che è corretto da ciò che è sbagliato; si tratta di un processo di autocorrezione in grado di riconoscere, ridurre o eliminare eventuali compensi. Una volta raggiunto un controllo mentale completo per ogni esercizio, si potrà dare inizio al processo di apprendimento motorio.

5. Fluidità del movimento

Il controllo consapevole del gesto motorio e la sua precisione sono in grado di dare continuità e fluidità al movimento. I movimenti all’interno di un singolo esercizio non sono interrotti, ma correlati l’uno all’altro; lo stesso vale anche per un programma di esercizi: ogni esercizio è correlato a quello successivo in maniera ritmica. La somma di tutti i principi rende ogni esercizio o programma di esercizi “funzionale”. Il Pilates è un lavoro di tipo funzionale in quanto prevede l’utilizzo di più gruppi muscolari che attivano tutto il corpo in maniera armonica e precisa; tali esercizi migliorano le capacità fisiche dell’individuo e le attività svolte nel quotidiano.

6. Respirazione

La tecnica respiratoria utilizzata nel Pilates, detta “lateral breathing”, agevola l’espansione laterale della cassa toracica. Durante l’inspirazione avviene l’espansione laterale delle coste e il restringimento dei fianchi; durante l’espirazione avviene il corretto reclutamento dei muscoli stabilizzatori profondi. Tale tecnica agevola il mantenimento della posizione neutra del bacino durante gli esercizi, riduce la pressione addominale evitando di spingere in fuori l’addome, facilita l’attivazione corretta dei muscoli addominali, prevenendo l’estensione della colonna.

FINALITÀ DEGLI ESERCIZI A RESISTENZA ELASTICA CON METODO PILATES MATWORK


Il PM realizzato con bande elastiche consente di:
  • aumentare l’elasticità e la forza muscolare
  • migliorare la flessibilità articolare
  • migliorare l’allineamento posturale sia statico sia dinamico
  • migliorare l’equilibrio e la coordinazione motoria
  • migliorare il controllo del baricentro ed il controllo motorio
  • migliorare la stabilità articolare
  • alleviare i dolori muscolari ed articolari
  • allentare le tensioni a carico del tratto lombare
  • riequilibrare il cingolo scapolo omerale ed il cingolo pelvico
  • ristabilire la funzione diaframmatica
  • riequilibrare le curve fisiologiche della colonna vertebrale
  • diminuire le tensioni articolari
  • migliorare la percezione corporea.

Grazie all’estrema versatilità del metodo Pilates e ai principi sui quali si fonda, ogni esercizio può essere semplificato in base al livello personale e avere uno scopo diverso. Sarà compito del rieducatore adattare l’esercizio alla persona e non viceversa.


Carmen Tempino
Fisioterapista, Milano



Bibliografia di riferimento


  • Panjabi MM. The stabilizing system of the spine. Part 1. Function, dysfunction, adaptation, and enhancement. J Spinal Disord1992;5(4):383-9.
  • Bergmark A. Stability of the lumbar spine- A study in mechanical engineering. Acta Orthop Scand Suppl 1989;230:1-54.
  • Pilates JH, Miller WJ. Ritorno alla vita. Carrocci, Roma, 2008.
  • Ungaro A. Pilates. Corpo in movimento. Fabbri Editore, 2002.
  • Kendall F, Kendall McCreary E. I muscoli. Funzioni e test con postura e dolore. Verduci Editore, 2006.