On Medicine

Anno XVI, Numero 1 - marzo 2022

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APPROFONDIMENTI

Le infezioni orali odontogene

Redazione On Medicine

Una serie di articoli su queste insidiose patologie che necessitano di un riconoscimento tempestivo e di un trattamento appropriato



Parte I - cause e manifestazioni cliniche


Le infezioni odontogene rappresentano una patologia di frequente riscontro nella pratica clinica quotidiana non solo dell’odontoiatra, ma anche del medico di medicina generale. Si associano a quadri clinici di diversa gravità, che necessitano sempre e comunque di un rapido riconoscimento per evitare importanti conseguenze locali e sistemiche.

Cause

L’eziopatogenesi è frequentemente da correlare a infezioni da microrganismi colonizzatori della cavità orale, Gram positivi (Streptococcus, Peptostreptococcus) o Gram negativi (Bacteroides, Prevotella), che possono agire anche contemporaneamente nel determinare l’infezione.

Manifestazioni cliniche


Carie dentale

Le specie batteriche maggiormente coinvolte nella genesi della carie dentale (Fig. 1) sono S. mutans e Lactobacillus; questi microrganismi metabolizzano i carboidrati fermentescibili dei residui alimentari producendo acidi organici, riducendo il pH della placca dentale e inducendo la dissoluzione dell’idrossiapatite, costituente fondamentale del tessuto duro dentale.


Figura 1. Carie dentale diffusa.


Parodontite

In questa manifestazione clinica l’infiammazione provocata dai batteri si estende ai tessuti parodontali profondi, causando talvolta danni irreversibili all’apparato di supporto dentale.
Si accompagna a questa infiammazione l’approfondimento del solco gengivale, fino alla formazione di una vera e propria tasca.

Malattia parodontale

Anche in questo caso l’eziologia è da attribuire all’azione di patogeni che costituiscono il biofilm orale. Ad essere interessati sono i tessuti parodontali quali gengive, legamento parodontale, osso alveolare, cemento radicolare.
Il sanguinamento gengivale, spontaneo o provocato dall’uso dello spazzolino, rappresenta il segno clinico tipico di questa patologia.

Infezioni della polpa dentale

La pulpite è causata dalla moltiplicazione dei microrganismi che causano la carie dentale e dalla loro penetrazione negli spazi endodontici, attraverso fissurazioni dello smalto o della dentina, o nelle tasche parodontali.
La successiva reazione infiammatoria dei tessuti pulpari si associa a compressione vasale e conseguente necrosi ischemica e può estendersi all’osso intorno al forame apicale del dente; l’esito del processo può cronicizzare ed evolvere in ascesso periapicale o alveolare, con perdita di tessuto osseo e parodontale e possibile diffusione ad altri elementi dentali o ai tessuti circostanti.
Il sintomo principale della pulpite acuta è un forte dolore che può essere stimolato nella fase in cui la polpa è ancora vitale dal freddo, per esempio da bevande fredde, nella fase necrotica avanzata dal calore. Nella pulpite cronica il dolore dentale è intermittente, non sensibile o poco sensibile alla temperatura.

Ascessi odontogeni

Gli ascessi odontogeni rappresentano un’evoluzione delle infezioni a livello dentale e parodontale e possono accompagnarsi a importanti complicazioni legate alla perforazione della parete ossea alveolare e al conseguente coinvolgimento dei tessuti sottocutanei (Fig. 2) e degli spazi orofacciali.
Con il passare del tempo si può assistere alla formazione di fistole con svuotamento spontaneo, continuo o intermittente, del materiale ascessuale e miglioramento del quadro sintomatologico.


Figura 2. Tumefazione facciale correlata alla presenza di un ascesso.


Pericoronite

Quando i microbi della placca dentale e le particelle di cibo restano intrappolati sotto i bordi gengivali che circondano la corona di un dente in eruzione (Fig. 3) si può generare un’infezione che prende il nome di pericoronite.
I tessuti attorno alla corona si presentano eritematosi e rigonfi e si può assistere alla fuoriuscita di essudato dalla gengiva infiammata. I sintomi correlati comprendono dolore, difficoltà nella masticazione, alitosi e tumefazione facciale. Il coinvolgimento dei muscoli masticatori può provocare l’insorgenza di trisma, con limitazione del movimento di apertura della bocca.


Figura 3. Infiammazione in concomitanza con eruzione dentaria.


Complicanze

Le infezioni orali odontogene si diffondono lungo vie di minor resistenza verso gli spazi tissutali vicini; il pus tende a perforare la parete ossea nel punto in cui è più sottile.
Nel caso in cui la terapia non sia tempestiva o mirata, si può assistere alla formazione di una fistola cutanea. Se l’infezione è a carico degli elementi dentali delle arcate superiori può coinvolgere il seno mascellare, esitando in una sinusite odontogena.

Bibliografia di riferimento

Abati S. Le infezioni orali odontogene. Manuale clinico pratico per l'odontoiatria. Sintesi Infomedica, 2012.
Chow AW. Infections of the oral cavity, neck and head. In: Mandell GL, Bennett JE, Douglas RG, editors. Principles and practice of infectious diseases, 7th edition. Philadelphia: Churchill Livingstone Elsevier, 2010.