On Medicine

Anno XV, Numero 3 - settembre 2021

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FOCUS

Cheratosi attinica: alla ricerca della terapia ottimale

Redazione On Medicine

La cheratosi attinica è una malattia della pelle che colpisce in Italia più di 400.000 persone. Si manifesta dopo i 40 anni di età con la comparsa di macchie rosa, rosse o marroni che nel tempo possono ispessirsi e diventare dure, ruvide e molto aderenti alla pelle. Le dimensioni possono variare da pochi millimetri fino ad alcuni centimetri; il 45% dei pazienti presenta sei o più lesioni sulla pelle. Le zone più colpite del corpo sono quelle maggiormente esposte al sole quali il viso, le orecchie, il cuoio capelluto e il dorso delle mani (Fig. 1).



Figura 1. Aree del corpo più frequentemente colpite da cheratosi attinica (in bianco).


Se le cheratosi attiniche non vengono trattate, in una percentuale di casi che può arrivare al 16% possono evolvere in una forma di tumore maligno definita carcinoma squamocellulare; esso rappresenta il 25% di tutte le forme di cancro che possono interessare la pelle e si associa a un alto rischio di sviluppare metastasi.


Prevenzione e gestione della patologia


La cheratosi attinica è quindi a tutti gli effetti un tumore nelle sue primissime fasi iniziali, che però non sempre degenera in un carcinoma invasivo. Bisogna tuttavia contrastare lo sviluppo delle lesioni prima che la situazione possa peggiorare. Da qui l’esigenza di avere a disposizione trattamenti che agiscano in modo tempestivo. Sarà il dermatologo a indirizzare il paziente verso l’approccio terapeutico più indicato al suo caso.
Molto importante è anche la prevenzione primaria della patologia, che ha come caposaldo un’esposizione corretta ai raggi solari soprattutto per alcune categorie di persone. Risultano più esposti al rischio di andare incontro alla malattia gli uomini e le donne con capelli biondi o gli occhi chiari, nonché alcune particolari categorie di lavoratori o sportivi. Esistono, infine, altri fattori di rischio, tra cui alcune patologie infiammatorie croniche o condizioni di immunodepressione che possono favorire lo sviluppo di cheratosi attiniche.
Senza dubbio, però, il sole rimane il principale responsabile dell’insorgenza delle cheratosi attiniche; è quindi fondamentale proteggersi sempre, con creme e indumenti adeguati (Fig. 2), quando ci si espone ai raggi solari. Questa regola vale durante tutto l’anno, non soltanto durante la stagione estiva. È inoltre necessario evitare il ricorso a lettini e lampade abbronzanti, che sono molto pericolosi per la salute della nostra pelle in quanto incrementano il rischio di altri tumori cutanei, sia melanoma sia non-melanoma.


Figura 2. La protezione dai raggi solari è fondamentale per prevenire l'insorgenza di cheratosi attinica.